giovedì 3 gennaio 2013

Tutorial Reporting Services parte 7 la gestione di una fonte dati

Riporto l'articolo scritto per il sito http://www.iprogrammatori.it/articoli/programmazione/tutorial-reporting-services-2012/art_gestire-le-fonti-dati_1221.aspx


In questo nuovo articolo del tutorial su Rerporting Services 2012, vediamo come si crea un report manualmente ossia senza l'utilizzo della creazione guidata ma secondo le nostre esigenze personalizzandolo in vari modi.
Nelle precedenti lezioni, si è visto partendo da un’autocomposizione guidata alcune sfaccettature dei report, in questo articolo ne vedremo altre.
Naturalmente su Reporting Services c’è molto da illustrare e spiegare, in alcuni casi verrà effettuata una panoramica in altri un vero e proprio approfondimento.

Creazione del report

Si apre “Sql Server Data Tools” dalla voce di menu Microsoft Sql Server 2012, che ora dovremmo conoscere alla perfezione.
Dalla voce di menu “File” selezioniamo la voce di menu “Nuovo…” e nella finestra che viene aperta (figura 1) selezioniamo il modello “Progetto Server di Report “.


Figura 1 – Creazione di un progetto per la creazione dei report.

Impostiamo nella casella “Nome”, un valore, in modo che gli assegnamo il nome progetto (Es. ReportTutorial), confermate il tutto tramite il pulsante “OK”.

Figura 2 – il progetto vuoto

Verrà aperto l’ambiente di sviluppo, nella finestra di “Esplora Soluzioni” (figura 2) verrà riportato il progetto senza nessun elemento.
Facciamo click sulla cartella con il nome “Report” tramite il tasto del mouse, e dal menu, selezioniamo la voce “Aggiungi” e dal menu che visualizza la voce “Nuovo Elemento”, in modo che viene aperta una finestra con gli elementi da inserire (Figura 3).


Figura 3 – Gli elementi che possiamo aggiungere.

Dal menu, avrete notato la seguente voce “Aggiungi nuovo report”, questa voce, avvia la creazione guidata del report, nel nostro caso non l’abbiamo selezionato, perché già vista nei precedenti articoli.
Con la voce  "Nuovo elemento", invece, selezioniamo il modello “Report” come mostrato in figura 3, fornendo un nome (ReportEsempio), in questo modo verrà aperto il report in modalità disegno.
Dalla barra degli strumenti, che di norma è situata sulla sinistra, inseriamo un controllo di tipo “Casella di testo”, posizioniamolo in alto (nei prossimi articoli vedremo come utilizzare l’ambiente di sviluppo ed in particolare le relative funzionalità per allineare, ordinare e sistemare i controlli nel report) in modo che viene utilizzato come titolo.
Facciamo click con il tasto destro del mouse e selezioniamo la voce “Proprietà casella di testo…”, nella finestra che viene aperta, impostiamo il campo “Valore”, con il seguente testo “Titolo report”.  Confermiamo il tutto tramite il pulsante ok.

Aggiunta di una connessione dati

Ora non ci resta che collegare il nostro report ad una connessione base, in questo modo possiamo visualizzare i dati presenti in una tabella.
Prendendo in riferimento, la tabella del report precedente, di Microsoft Sql Server 2012, andremo a puntare a quella base dati.
Dalla barra “Dati Report” (figura 4), facciamo click con il tasto destro del mouse sulla  cartella con il nome “Origine Dati”  , e dal menu, selezioniamo la voce “Aggiungi origine dati” ,  in modo che viene aperta una finestra che permette la gestione della connessione dati (Figura 5).

Figura 4 – la finestra dati report

La finestra per la gestione di un origine dati, ci permette di selezionare la fonte dati, come server, tabelle, ecc.


Figura 5 – Finestra per la connessione ad una fonte dati.
Nella finestra che viene aperta (figura 5)  ci chiede la connessione al database.
Facciamo click sul pulsante “Modifica” in modo che possiamo impostare le informazioni relative alla connessione dati.
Verrà aperta una nuova finestra (figura 5) , se l’origine dati è di tipo “Microsoft Sql Server (Sqlclient) nella casella “Nome Server” impostiamo il nome del server, nel nostro caso è locale (si può indicare anche con il punto), in modo che si connette alla fonte dati.


Figura 6 – le impostazioni della connessione dati.

Nella parte inferiore, selezioniamo il nome del database (nel nostro caso è “Test”) e tramite il pulsante “Test Connessione” effettuiamo la verifica dei dati.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Sempre nella finestra dati report, facciamo click sulla cartella denominata “Set di Dati”, e tramite il pulsante destro del mouse, selezioniamo la voce di menu “Aggiungi set di dati”, nella finestra che viene aperta (Figura 6), impostiamo l’opzione “Utilizzare un set di dati incorporato nel report”.


Figura 7 – la progettazione della query

In questo modo abbiamo la possibilità di progettare la nostra query.
Tramite il pulsante “Progettazione Query…”, possiamo disegnare la query,  per estrapolare i campi e dati che vogliamo visualizzare nel report.
Verrà aperta una finestra (figura 8) nella quale possiamo scrivere codice sql o far generare tale codice per i dati che ci interessano.


Figura 8 – La progettazione della query.

Tramite il tasto destro del mouse, nella parte in alto bianca, possiamo aggiungere la tabella, in modo che tramite il designer possiamo specificare quali campi visualizzare.
Nel menu (figura 8) selezioniamo la voce “Aggiungi Tabella…” e nella finestra che viene aperta, aggiungiamo la tabella che vogliamo utilizzare nel report, nel nostro caso “Dati”.
Nella barra in alto, il punto esclamativo permette di eseguire la query per fare una prova di quali e quanti record vengono estrapolati.
Confermiamo il tutto tramite il pulsante “OK”.
Dalla finestra “Dati Report” (figura 9)  nella sezione “Set di dati”, trascinare i campi del dataset aggiunto in precedenza. Trasciniamo i vari campi, nel report e poi tramite il pulsante “Anteprima” visualizza i dati del report.


Figura 9 – il report per la visualizzare dei campi

I dati che verranno visualizzati, sono i primi di quelli che vengono estrapolati dalla query.
Infatti se facciamo click sul campo tramite il tasto destro del mouse, e selezioniamo la proprietà della casella di testo, vedremo che viene utilizzata la parola chiave “First”, che indica il primo record della query.
Nei prossimi articoli, vedremo come inserire più record.

Conclusioni
Abbiamo visto come creare un report dal nulla e collegarlo ad una fonte dati. Anche se i dati, sono approssimativi, ossia che vengono visualizzati solo quelli del primo record, nel prossimo articolo, vedremo altre funzionalità del report,  come la visualizzazione di più record, mentre nei prossimi articoli impareremo anche come effettuare una connessione al database Microsoft Access.
Parte 1  http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/09/tutorial-reporting-services-2012.html 
Parte 2  http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-di-sql.html
Parte 3 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte.html
Parte 4 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-le.html
Parte 5 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-2012-parte_20.html
Parte 6 http://emanuelemattei.blogspot.it/2012/12/tutorial-reporting-services-parte-6-la.html

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